Antonio Corigliano – NOI FUMMO L’ORDINE

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Il primo libro che vado a recensire è di un autore alla sua prima opera, edito da “Albatros – Il filo”, stampato come prima (e credo unica finora) edizione nel luglio del 2009.

Non siamo al top come cura nel dettaglio ma devo dire che il libro, per come è fatto, supera ampiamente la sufficienza: copertina morbida con un rilievo molto piacevole al tatto, poco durevole purtroppo (l’ho tenuto in mano due giorni e ha perso del colore), rilegatura ottima. La carta scelta è di un bel bianco avorio/perla ed ha un intenso profumo.

Tralasciando la scelta dell’immagine frontale, per me poco attinente, iniziamo a parlare del libro: il genere è un fantasy storico, personaggi di fantasia che si muovono in ambientazioni reali a livello storico, nel nostro caso Damasco nel 1320 ca. Il libro narra le vicende di Haziel, un cavaliere templare decaduto, che si muove in un mondo non più sostenuto da ideali di onore e cavalleria ma semplicemente dal dio denaro, la narrazione avviene a seguito della Bolla di Papa Clemente V (1312/14), la scomunica dell’Ordine Templare. Questa scomunica rese ogni appartenente all’Ordine un obiettivo molto appetibile, in quanto ricchi di terre e patrimoni: scovarne uno ed eventualmente ucciderlo significava da una parte ingraziarsi la Chiesa, dall’altra arricchirsi all’inverosimile. Oltre a queste dovute preoccupazioni, il nostro amico incontrerà una persona che sconvolgerà la sua vita finora tenuta all’ombra. Sarà questa una scintilla che si propagherà esponenzialmente portando il protagonista a porsi delle domande, a chiedersi cosa sia realmente giusto o sbagliato.

Il libro è scritto in prima persona, il protagonista sta raccontando la sua storia a qualcuno, lo fa con un linguaggio diretto e conciso, il lettore si sente nel 1320 di fronte al protagonista. La narrazione delle scene e dei paesaggi è splendida, basta veramente chiudere gli occhi per sentire sulla pelle il tocco del vento polveroso, l’odore dolce della frutta matura o quello acre di una pozza di sangue.

Il nostro protagonista non ha gli elementi tipici del supereroe anzi, è un uomo normalissimo pieno di difetti, questo fa sicuramente merito all’autore, troppo spesso accade nel fantasy che i protagonisti dei libri siano personaggi “troppo perfetti” sia dal punto di vista fisico che da quello morale. Il nostro Haziel è un uomo normale, sovrappeso, questo suo essere gli conferisce fascino il lettore si affeziona da subito al protagonista.

Oltre al racconto in sé il libro raccoglie nell’appendice due storie molto brevi ma davvero intense, ciò fa presagire e sopratutto sperare che ci sarà presto un seguito o che addirittura questo sia solo l’inizio di una saga.

Che dire, complimenti a Corigliano, spero ardentemente di vedere sugli scaffali di librerie il o i seguiti di “Noi fummo l’ordine”.

“Avreste dovuto vedere che cielo stellato. Non mi era mai capitato di vederne uno simile, così tanto pieno di stelle.”

11 pensieri su “Antonio Corigliano – NOI FUMMO L’ORDINE

  1. Syrelia

    Trovare una copia di questo libro è davvero fantascienza!!!! 😦 rimango in attesa di una ristampa, ma, ahimè….. non vedo luce in fondo al tunnel! mi toccherà continuare a leggerne brandelli di qui e di là.

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