Ne è passato di tempo…davvero…l’importante però è esser di nuovo qui.
Oggi vi parlerò di una coppia di libri (so che il terzo è in fase di creazione), scritti da un ragazzo. Un ragazzo che, dal mio punto di vista, ha realizzato quello che, per tutti gli appassionati del settore, è il desiderio più recondito e ancestrale: scrivere delle proprie passioni (e già qui…) e farlo nel modo davvero giusto. Una frase che ai più risulterà senza senso, ma che strapperà un mezzo sorriso a chi questo libro (sono due, ma ne parlerò al singolare) lo sta leggendo o lo ha letto o semplicemente segue l’autore. Piccola premessa: Daniele è direttore di una rubrica (Orgoglio Nerd) che tratta di tutti o quasi gli argomenti, le passioni, gli interessi di una persona “nerd”. Non starò qui a dirvi cosa significa nerd per me, vi dirò però che in questa rubrica si parla di fumetti, cinema, giochi di ruolo…insomma tutti argomenti golosi!
Il libro si presenta molto bene, devo fare i miei complimenti alle edizioni BD, piacevole al tatto, di una dimesione comoda, ben fatto e dal prezzo più che onesto.
Ma perché questo libro è cosi speciale? Per quello che descrive? Per la trama intrinseca? Per i valori che ci trasmette? No, tutto ciò sarebbe una opinione soggettiva (per quanto da considerare), il libro è speciale, unico, irripetibile per COME è stato scritto. La trama è una giornata tipo di alcuni studenti universitari che si organizzano per visitare un’importante fiera italiana di settore, ma ci è descritta come un gioco di ruolo. Chi, tra gli appassionati e non, non ha mai desiderato “vivere” una vita, un’esperienza scandita da un tiro di dadi? Chi non ha mai voluto essere il personaggio di una sessione di gioco? Io l’ho fatto, eccome. Per parlare con qualcuno c’è un tiro di dadi, per dire qualcosa o per fare qualcosa c’è sempre un tiro di dadi e la cosa più bella è che gli stessi personaggi interpretano e giocano loro stessi, una inception del gdr! Anche lo stesso Daniele è presente nel libro nel ruolo di Master e…non posso dirvelo.
Che aggiungere, il libro è davvero piacevole ed è adatto a tutti, è per nerd, è da nerd, ma anche no, forse riesce proprio nel miracolo di saper spiegare, far vivere le emozioni “nerd” a chi non lo è. Lo consiglio caldamente a tutti.
Piccola postilla: tempo fa chiesi all’autore di rispondere ad una mia mini intervista, quattro semplici domande, che vi riporto di seguito: